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Scleroterapia e scleroterapia tridimensionale (T.R.A.P.)

Il trattamento delle teleangectasie (capillari) e delle varicosità minori è attuabile in regime ambulatoriale. Prima di eseguire qualsiasi trattamento è sempre opportuno verificare la continenza del sistema venoso superficiale, al fine di escludere un'insufficienza allo stadio iniziale. Ciò è possibile con un accurato esame obiettivo del paziente ma soprattutto mediante un esame doppler, che consente di accertare rapidamente un'eventuale insufficienza della grande safena. La terapia più utilizzata per il tratttamento delle teleangectasie e delle varicosità minori è la scleroterapia. Sclerosi significa iniettare nel lume del vaso patologico la soluzione di un prodotto chimico capace di provocare  una lesione endoteliale, poi un trombo secondario, la cui organizzazione conduce alla occlusione della varice e seguente fibrosi.

La Scleroterapia Tridimensionale  è una innovativa metodica scleroterapica che si basa su considerazioni anatomo-fisiopatologiche del circolo venoso degli arti inferiori e che si è potuta realizzare grazie all'estrema tollerabilità locale e generale di una nuova soluzione sclerosante: il Bi-Sclero. Questa è una soluzione per uso endovenoso in grado di ”rigenerare” e non occludere le vene superficiali e perforanti, consentendo di ottenere un risultato estetico stabile,senza insorgenza di nuovi capillari di origine infiammatoria ed emodinamica. L'obiettivo è, dunque, quello di garantire un risultato estetico e funzionale permanente, ovvero la scomparsa di tutte le inestetiche vene e teleangectasie (capillari) visibili e la scomparsa di sintomi soggettivi quali la pesantezza delle gambe.

La fleboterapia rigenerativa tridimensionale consiste nell'iniettare il  Bisclero in tutti i vasi visibili di una singola regione dell' arto, anche quelli non chiaramente patologici, che rappresentano la porta di ingresso per la ”rigenerazione” dei vasi non visibili incontinenti (perforanti e comunicanti). La rigenerazione è un effetto farmacologico della soluzione iniettata, in quanto provoca una diminuzione del diametro dei vasi trattati ed un ispessimento della loro parete, mantenendo integre le strutture elastiche del vaso.

Il vaso si riduce di diametro, fino a sparire, senza segni di cordoni e fibrosi.
Questo risultato non può essere realizzato con le soluzioni sclerosanti tradizionali in quanto agiscono solo sui vasi chiaramente patologici  e in maniera obliterativa, creando nel tempo possibili alterazioni emodinamiche che possono dar luogo a recidive.
Le sedute sono a cadenza settimanale. Nei punti di iniezione rimarranno per alcuni giorni o per alcune settimane piccole ecchimosi che scompariranno senza alcun esito. Il paziente durante il trattamento deve indossare le calze elastiche.
Come terapia propedeutica per ricanalizzare i capillari sono consigliate 6-8 sedute di carbossiterapia che agisce sul microcircolo mediante una vasodilatazione diretta.